Microtunnelling

Una sola tecnologia per la maggior parte dei terreni, senza scavi a cielo aperto.

Il microtunnel è una tecnologia che ci consente di porre in opera condotte nel sottosuolo senza eseguire scavi a cielo aperto.
Adottando questo sistema possiamo attraversare, per esempio, corsi d’acqua, strade, ferrovie, autostrade, rilievi montuosi, zone urbanizzate e aree con vincoli (paesaggistici, archeologici) senza dover realizzare scavi a cielo aperto. 

In questo modo, oltre a non danneggiare e modificare la superficie del terreno, che creano disagi alle attività ed alla popolazione, diminuiamo i costi che ne conseguono. Predisponendo un pozzo di partenza ed uno di arrivo consentiamo alle attrezzature di realizzare la perforazione del terreno e la posa della condotta in qualsiasi condizione: tra le altre, in presenza di falda acquifera e con tracciato curvilineo.

Come funziona il microtunnelling

La perforazione del tunnel avviene tramite una fresa telecomandata, detta comunemente “microtunneller”, spinta da apposito telaio tramite la tubazione che costituirà il tunnel. La perforazione è del tipo “a foro cieco” con evacuazione idraulica dello smarino.

Microtunneller

Il microtunneller è uno scudo telecomandato munito di una fresa rotante che disgrega il materiale durante il suo avanzamento. 



La testa fresante permette l’ingresso del materiale frantumato anche di grande dimensione, dentro la camera di miscelazione che si restringe a cono ed ha le pareti munite di dentature convergenti. 
Con l’avanzare della macchina il materiale scavato viene sospinto sul fondo del cono: le parti solide tendono ad incastrarsi fra i denti e, nella rotazione, sono sminuzzate a dimensioni tali da poter essere poi allontanate tramite un circuito chiuso a circolazione d’acqua o fango bentonitico. 
La tecnologia consente una notevole versatilità, potendo affrontare l’intera gamma di terreni, da quelli sciolti a quelli lapidei, sia in falda che fuori falda.